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Dott.ssa Caterina Billi TNPEE
Terapia Neuropsicomotoria
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L’intervento neuropsicomotorio terapeutico è rivolto a bambini le cui difficoltà esitano in disabilità evolutive, per aiutarli a realizzare il loro percorso di crescita ostacolato dalla presenza del disturbo (World Health Organisation 2001).
Il Terapista della neuropsicomotricità si rivolge infatti all’integrazione delle competenze emergenti del bambino laddove ci sia uno sviluppo ostacolato o rallentato dalla presenza di disturbi neuro psicomotori,comunicativo-affettivi o neuropsicologici, all’interno di quadri clinici complessi ed eterogenei.
L’intervento neuropsicomotorio copre una fascia di età molto estesa che va dalla prima infanzia all’adolescenza ma esprime la sua massima efficacia nell’età precoce 0-3 e nell’età pediatrica 4-8, quando le abilità emergenti pur essendo riconducibili a specifici settori non possono essere scisse dalle funzioni di attenzione, memoria, percezione,motivazione e regolazione affettiva, promosse e incentivate attraverso attività esperienziali proprie dell’approccio neuro psicomotorio.
L’intervento neuro psicomotorio si occupa di :
- Ritardi psicomotori
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disturbi da deficit di attenzione e/o iperattività
- Ritardi cognitivi
- Disturbi e ritardi di linguaggio
- Difficoltà grafo-motorie
- Difficoltà visuo-spaziali, visuo-percettive e di orientamento spazio-temporale
- Disturbi relazionali, comportamentali e della sfera emotiva
- Disturbi dello spettro autistico
- Patologie neuromotorie e sindromi genetiche
Intraprendono un percorso riabilitativo anche molti bambini che non rientrano in una diagnosi certa, ma nei quali il disagio presente origina o coinvolge principalmente la dimensione corporea e interattiva.
Attraverso il rapporto privilegiato terapista-bambino e la specificità del setting, ovvero dello spazio di lavoro terapeutico, il piano riabilitativo si adatta alle peculiari caratteristiche dei singoli bambini e utilizza attività specifiche per fasce d’età e stadi di sviluppo.
Focalizzandosi sulla sperimentazione corporea, sensoriale e percettivo-motoria, sulla regolazione emotiva e l’incremento cognitivo, l’obbiettivo delle sedute mira ad integrare l’esperienza vissuta in schemi funzionali di contenuto cognitivo e adattivo esportabili fuori dalla stanza di terapia in un ottica di risorsa fruibile e di percorso di crescita.
La costante collaborazione con le diverse figure professionali che hanno in carico il bambino, cosi come un regolare sostegno e confronto con la famiglia, costituisce un requisito fondamentale per poter garantire l’integrazione e la condivisione di ogni singolo intervento, ed il benessere del bambino.
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